La giusta distanza
Qualche anno fa ho visto un film italiano molto bello: “La giusta distanza”. Racconta la storia di un giornalista, in un paesino di provincia, che instrada sulla via della scrittura un giovane ragazzo. L’insegnamento però non comprende come scrivere le parole, come comporle in pensieri, come presentarle grammaticalmente corrette. Parte da un presupposto fondamentale: davanti a qualunque fatto, sia esso bello o brutto, cruento, ingiusto o meraviglioso, qualunque sia il tuo coinvolgimento personale, il tuo dovere, il dovere di un giornalista nel riportarlo è mantenere sempre la giusta distanza. Il ragazzo si trova così a raccontare un fatto di cronaca nera nel quale, per diversi motivi, è coinvolto. Dovrà quindi riportare il fatto e rendere giustizia a chi è stato ingiustamente accusato, dimenticando i suoi sentimenti, i suoi pregiudizi e le sue intuizioni, e mantenendo “la giusta distanza” verso tutti gli attori del fatto. La settimana che si è chiusa ha sancito i primi 4...