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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022

Il sabato del villaggio

Da un po’ di tempo a questa parte le piazze di molte città Italiane, si riempiono di persone che si ritrovano, rompono gli schemi dei vecchi “aperitivi”, offrono da mangiare, da bere, musica. Accade quasi sempre di sabato, fatidico giorno che il Leopardi definiva come: “Questo di sette è il più gradito giorno”. Questo ritrovarsi gioioso delle persone per strade e piazze, questo scambiarsi storie, impressioni e quant’altro, mi ha ricordato la poesia del poeta di Recanati. Consiglio una rilettura, c'è molto di noi oggi in quella poesia.   In questi “assembramenti” colorati e sorvegliati da migliaia di poliziotti in assetto di guerra, la gente non curandosi di loro si incontra. Esce dalla falsa narrazione di un “virus mortale” e si riprende la vita. Centinaia di migliaia di persone sparse in “piccoli villaggi” di ogni città italiana, torna alla vita. Si perché questa falsità, ha rubato ai molti di noi che l’hanno combattuta dall’inizio, quasi tre anni di vita. Tre anni che non

Chiedo scusa per essere italiano

Ho atteso un po’ prima di scrivere questo articolo. Gli avvenimenti delle ultime settimane, mi hanno fatto pensare e mi hanno imbarazzato molto. Il vergognoso show di Fiorello, trasmesso da una tv di stato che dovrebbe rappresentare tutte le categorie e, sostenere e schierarsi dalla parte dei più deboli, ha definitivamente chiuso il sipario sul paese Italia. Un paese inghiottito ormai in questa fogna a cielo aperto che si è ampliata lungo tutti i confini nazionali. Un’enorme discarica a forma di stivale maleodorante, evitata da turisti e osservatori stranieri, nella quale sono state scaricate le peggio cose negli ultimi decenni. Ho letto l’articolo di Landi ( https://www.databaseitalia.it/il-ritorno-del-totalitarismo-in-italia-2/ ) e non posso che essere d’accordo. Sono due anni da marzo 2020, che nei miei articoli dico a chiare lettere che finirà malissimo per questo paese ma nessuno o pochi, mi hanno mai dato retta sul serio. A rileggerli ora nel mio blog e a metterli tutti insiem

L'anno che verrà

Di solito all’inizio di ogni anno, cerco di immaginare che cosa succederà e come le cose si evolveranno. Negli ultimi due anni devo dire che la realtà ha superato la fantasia e onestamente, non è che io ne abbia poca. Siamo passati dai picnìc domenicali, dagli aperitivi festosi, dai sorrisi e le risate, alle nebbie più nere, alla divisione sociale e, siamo sul limite di un pericoloso confine superato il quale, verremo travolti dalla catastrofe. Non che effettivamente ormai dipenda da noi. Giochi di potere molto più in alto della nostra terrena e misera esistenza, si stanno preparando. In ogni caso ho cercato anche per questo 2022 di ipotizzare una serie di eventi, spinto da alcuni lettori e amici, che insistentemente mi chiedono che cosa ne penso e secondo me come andrà a finire. Ingrato compito quello dell’indovino. Se l’azzecchi ti danno del menagramo, se sbagli vieni sbeffeggiato. Insomma comunque vada sei fregato. Pensare poi e pensare al futuro è una cosa che non