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Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

Vaccino e numeri

Vale la pena discutere di cose scientifiche, anche se nessuno di noi comuni mortali è in grado di farlo. Visto però che abbiamo capito che i nostri virologi e dottori vari, in fondo, non distinguono il raglio di un asino dal barrito di elefante, possiamo provare noi “popolo bue”, a fare alcune considerazioni. Partirei dai documenti che la #Pfizer ha rilasciato sul vaccino anti-COVID, e in primis, il mitico bugiardino. Per la lettura vi rimando al link ufficiale dell’#ema: https://www.ema.europa.eu/en/documents/product-information/comirnaty-epar-product-information_it.pdf Intanto vorrei sottolineare che non è possibile accedere alla composizione del vaccino, perché la formula è stata secretata in tutto il mondo. Divieto che vale anche per gli scienziati. Mia nipote infatti, scienziata a Gerusalemme, non può accedere alla composizione del vaccino. Ora fatta la premessa, il vaccino viene somministrato in due dosi a distanza di sette giorni l’una dall’altra. Considerando i tempi

L'Italia e l'invisibile Mattarella

Scorrendo gli ultimi mesi, sembra evidente come ci si sia ormai accorti dell’assenza del Presidente Mattarella. Il “nostro” numero Uno, che soprassiede a tutto e che in modo super partes dovrebbe agire, firmare, decidere e parlare con i suoi cittadini è sparito. Si è dissolto nel nulla e negli errori di un esecutivo e di un paese che non sa più che pesci pigliare. Eppure il nostro numero Uno dovrebbe essere sempre dalla parte del suo popolo, dovrebbe confortarlo, aiutarlo, sollevarlo in momenti così delicati. Ma il nostro Presidente Mattarella è sparito. Lui è il numero da cui parte tutto: il numero 1. Ora un numero da cui parte tutto si deve sentire sicuramente responsabile, magari troppo, e forse qui si spiega l’assenza della sua figura. In questo momento la pressione nel paese è alta, la tensione sociale comincia a far valere le sue ragioni, le decisioni del suo esecutivo sono sempre più improntate sull’improvvisazione, sul mettersi “nelle mani di Dio”, da buon paese c

L'Italia divisa come Guelfi e Ghibellini

Dunque  Giorgio Palù, docente emerito di Virologia all'Università di Padova  ha rilasciato all'ANSA un'intervista sottolineando il ruolo decisivo delle mascherine come criterio di sicurezza tra gli alunni ma "solo se si usano bene, non si poggiano sul banco e non vengono messe e tolte", e questo tra i bambini (e io aggiungerei per tutta la popolazione dai 6anni in su) non è facile da governare. A scuola sarà centrale "la rapida individuazione di tutti i contagi". "Ma - afferma ancora Palù - in termini di letalità non abbiamo di fronte il virus Ebola né il virus della SARS o quello della MERS, altre due sindromi causate da coronavirus del pipistrello, la prima da un virus geneticamente simile (80% omologia) a SARS-CoV-2. La MERS aveva una mortalità del 35% e la SARS del 10% e anche in conseguenza dell'elevata letalità si sono rapidamente estinte. Il SARS-CoV-2 ha una letalità superiore all'influenza ma non di molto; probabilmente