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Visualizzazione dei post da agosto, 2023

Fesso chi legge

Capisco che molti di voi si sentiranno insultati. Ma vi comunico che non ho intenzione di ritrattare. Se mi lasciate il tempo per spiegare, vi accorgerete che nessuno di voi si deve sentire offeso, ma anzi scoprirà che di tale “epiteto”, deve rallegrarsi.   Come diceva sempre la mia mamma: “La vita da sé, fa sempre qualche cos, che tu lo voglia o no”. Insomma era per dire che la vita scorre comunque, in ogni caso. Che il tempo (purtroppo) vola, e gli anni che tu lo voglia o no passano. Così siamo tutti quanti o quasi, ancora qui a raccontarci le stesse cose. A farci notare le stesse distonie di un mondo che si sgretola, a ricordare come nel passato le cose fossero diverse, a sentenziare che “avevamo meno cose, ma ci divertivamo con poco”. Intanto la vita va avanti.   Oggi tutto si è complicato, tutto si è avvolto di una nebbia difficilmente penetrabile, tutto è diventato ordinario, superato nel momento della nascita, dozzinale, senza emozioni. Lo sappiamo, lo constatiamo ogni g

Quale allegria

Così tra spintoni, insulti, elemosine, una vita di routine, ricchi, poveri, grandi, anziani e piccini, siamo arrivati alle vacanze. Mare, montagna, viaggi all’estero che costa meno, Sardegna, Sicilia o quel che capita, basta che si vada in vacanza. Senza un piano futuro, senza una lira in tasca, ma con allegria, perché quella non deve mai mancare.   Non manca nelle cene e nelle feste faraoniche dei ricconi, che se ne fottono di insetti, green e futuro del pianeta. Sbranano montoni interi alla brace, divorano tonnellate di gamberi e tracannano fiumi di vini costosi sui loro panfili dorati, nelle loro ville impenetrabili, nei loro club esclusivi. Feste e cene, con donne, bambine, bambini e ragazzi, pronte/i a tutto, o costretti a tutto. Sono inattaccabili, sono irraggiungibili, e anche semmai un giorno dovessero essere raggiunti da uno sprovveduto giudice, o da uno spudorato magistrato, verranno comunque assolti da qualunque tipo di reato o, se condannati, continueranno tranquillame

Mai stati eroi

Il “Rocker de’ noantri” il “Liga” nazionale, ci avvisava già qualche anno fa: Niente paura. “Ci pensa la vita..” gli avevano detto così.   Per definizione culturale abbiamo sempre pensato che i Rocker, fossero quelli che erano davanti a tutto e tutti. Che avevano capito tutti e tutto, che potevano permettersi tutto e tutti. Ci sembravano tutti belli e dannati, tutti ricchi e sballati. Loro avevano il potere di comprendere i disagi delle ere giovanili, e portare avanti dall’alto di un palco con la lor musica, la nostra protesta. Insomma dei novelli “Vati” dai lunghi capelli, che ci avrebbero indicato la strada, e avrebbero ribaltato il sistema. In realtà la Treccani riporta tutti con i piedi per terra, dando di Rocker la giusta definizione e di conseguenza la giusta dimensione: “Chi canta o compone musica Rock”. Fine.   Così anche il nostrano Ligabue che era contro tutto e tutti, che sbraitava contro il sistema lanciando anatemi ai proseliti in delirio sotto il suo palco,