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Visualizzazione dei post da novembre, 2022

Sono sceso negli inferi

Mio padre mi diceva sempre: “ Quando non ci sarò più, non è importante che tu mi venga a trovare per mettere fiori su di una lastra di marmo. L’importante è che tu mi tenga dentro di te e che ogni tanto pensi a me ”. Aveva ragione. A volte non è l’azione che fa la differenza, ma quello che portiamo dentro di noi. Così potendo fare poco dal punto di vista pratico, ho deciso di scendere negli inferi e mettermi dentro, nel profondo della mia anima, quello che tutti o gran parte di noi conosce, ma che tutti o gran parte di noi, non vuole sapere o fa finta di non sapere. Non giudico nessuno perché l’argomento è terribile, molto peggio dell’orrore peggiore che si possa immaginare. Non parlo di pandemie, di covid o di vaccini. Parlo della tratta dei bambini. Le cifre recitano di 8 milioni (si avete letto bene), di bambini che ogni anno scompaiono. Sono oggetto delle peggiori perversioni che possiate immaginare. Vengono stuprati o trattati come schiavi e questi, sono i più fortunati. Molti

Il dado è tratto

Il bastone e la carota funzionano da sempre. Funzionano specie sui deboli, sui “sempliciotti”, sugli speranzosi e sui bisognosi. Esattamente quello che è il popolo italiano. Il “reintegro” dei Sanitari che non si sono sottoposti alla vaccinazione, ha ulteriormente diviso il paese in due, ha rinfocolato odi sopiti da mesi e ha nuovamente distratto il popolo. Una carota che niente ha a che vedere con il bastone che arriverà. A fine novembre la Consulta deciderà sull’obbligo vaccinale o meglio, deciderà se “obbligare” i sanitari tutti, a vaccinarsi. Alla presidenza della Corte Costituzionale è stata eletta Silvana Sciarra. La Sciarra fu sostenuta da Conte nella corsa al Quirinale. Ve lo ricordate vero Conte? Quello che vi ha chiuso in casa e obbligato alle mascherine. Quello che vi ha fatto perdere il lavoro, vi ha distanziato da amici, parenti e vicinato e vi ha fatto appendere ai balconi drappi con la scritta “Andrà tutto bene”? Comunque mentre il paese sprofonda nell’oblio e si s

I “Girasoli” nell’ipocrisia del pianeta Terra.

L’Arte per me è emozione pura. Sono capitato qualche sera fa in una discussione, in cui si disquisiva sul fatto che l’Arte vada studiata e capita, e quando se ne hanno gli strumenti, solo a quel punto, si può andare oltre l’opera in oggetto, si può godere appieno del messaggio dell’Artista. Non sono d’accordo. L’Arte è figlia di un’emozione. Di un attimo di disperazione, di un momento di grande euforia, di un attimo di follia. È figlia di un turbine di sentimenti e di emozioni che colpiscono l’Artista più di noi. L’Arte ha sempre fatto paura e per questo, è stata smantellata nel tempo e le sue opere più rappresentative spesso, sono state oggetto di mutilazioni o sfregi. D’altra parte gli stessi “Artisti” hanno più volte sfregiato le loro opere, per lanciare un segnale, per dare uno scossone al popolo dormiente. Da: ”L’Urlo” di Munch, uno sfregio alla vita, una disperazione probabilmente dovuta alla malattia che lo portò alla morte, alla tela di “Fontana” e al suo taglio c

Eravamo gente semplice

Mia mamma mi mandava all’asilo da solo. Mano nella mano con il mio amico e vicino di casa, scendevamo le scale. Fuori dal portone giravamo a destra, poi all’angolo ancora a destra e dopo 20 metri entravamo all’asilo. Mia mamma ci guardava dal balcone di casa e controllava che tutto andasse bene. Il mio vicino di casa era Marco Revelli, il figlio di Benvenuto Revelli detto Nuto. Mio padre ogni natale mi portava a vedere il “Presepe meccanico”. Una ricostruzione in uno stanzone enorme della nascita di Gesù, e della vita che si svolgeva intorno alla capanna. Statuette di legno che riproducevano i vari personaggi, e che si muovevano meccanicamente lungo percorsi prestabiliti. A un certo punto, sparivano all’interno di caverne o buchi nei prati ricostruiti minuziosamente. Poi all’improvviso, riapparivano dalla parte opposta del presepe per ripetere all’infinito il percorso. C’era l’acqua nei fiumiciattoli, nelle fontanelle e nei laghetti creati apposta. Io rimanevo ore incant

La notte dei lunghi coltelli... spuntati

Così anche queste elezioni se ne sono andate. La maggior parte di noi non ricorda neanche più se ha votato e cosa ha votato. Ci sono questioni più incombenti come il caro bollette, l’aumento del pane, la Champions League, Putin e così via. D’altra parte la vita… va avanti. Io invece non ho scordato in special modo i personaggi degli schieramenti “antisistema”, che hanno cercato di scardinare il sistema, facendosi eleggere nel sistema, con i metodi del sistema ma i voti dell’antisistema, per poi combattere all’interno del sistema, lo stesso sistema che li avrebbe legittimati con un voto voluto dal sistema ma espresso dall’antisistema e quindi diretto a sostenere l’antisistema. Insomma un rebus complicatissimo che non sono riuscito a decifrare. D’altra parte ho una mente semplice e ci sono logiche che ancora oggi, malgrado gli anni, mi restano oscure. In ogni caso, dopo la sconfitta elettorale del fronte antisistema contro il sistema che si è nel frattempo rieletto da solo