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Visualizzazione dei post da luglio, 2022

Memoria corta

Da un po’ di tempo, ho come la strana sensazione che molte delle persone e delle cose accadute in questi tre anni, si siano perse nelle nebbie del passato. Non che sia così grave, in fondo noi in questo paese siamo avvezzi a dimenticare alla svelta. Facciamo un esempio: che si ricorda di Zibecchi o Giorgiana Masi? Quasi nessuno. Eppure, si tratta di due casi eclatanti, che negli anni 70 hanno segnato in modo funesto e violento la vita di quel periodo. Se vi dico Piazza Alimonda, quanti di voi si ricordano che cosa successe in quella piazza nel luglio del 2001? Pochi. Non fatevene una colpa, d’altra parte io non ricordo mai il nome di tutti e sette i nani. Eppure da bambino, quando si è maggiormente ricettivi, con quei nani mi hanno frantumato i “cabbasisi” come direbbe il compianto Camilleri. Ho pensato che in questo periodo di vacanze (per chi riesce ad andarci) e comunque in questi pochi attimi dell’anno in cui ci rilassiamo, pensiamo positivamente, ci lasciamo colpir

Dritti alla meta

 L’Italia e il suo popolo stanno andando a schiantarsi. Ormai credo che solo i babbei non lo abbiano compreso. Lo schianto è previsto tra Ottobre e Dicembre 2022. I protagonisti dello schianto, governo e popolo nessuno escluso, fanno finta di niente. I primi affaccendati a sciogliere e ricostruire inutili gruppi parlamentari, o a progettare viaggi e grottesche riunioni dove pianificare improbabili scenari futuri e i secondi, tutti affaccendati a spingersi sui bagnasciuga di questa schifezza di paese, a fare commenti sulle chiappe al sole, a spendere gli ultimi risparmi in pizzerie che servono “margherite” che digeriranno nel 2050 quando di tutto questo non sarà rimasto più niente. Si costruiscono case, palazzi, cliniche e locali per i “ricchi” che resteranno e che se ne sono sempre fregati di pandemie e “crisi energetiche”, mentre per tutti gli altri ovvero tutti noi, si demolisce quel che resta (poco in effetti) degli ospedali pubblici, della scuola e dei servizi che o