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Visualizzazione dei post da settembre, 2023

Travolti da un insolito destino…

Mentre sfilano sulle spiagge gli ultimi resti delle vacanze, e ci si prepara ad un preoccupante autunno pieno di incognite, mi torna in mente un termine caro a chi era presente in quegli anni del dopo ’69, quando la strage alla Banca Nazionale dell’Agricoltura a Milano, diede il via all’ Autunno Caldo nel nostro paese. Quel periodo che oggi si tende a dimenticare, fu molto di più che un intensificarsi di un conflitto industriale. Conflitto, che accompagnava un rinnovo contrattuale che interessò più di cinque milioni di lavoratori. Quel periodo, rappresentò il culmine di una presa di coscienza generale, il formarsi di un grande movimento collettivo, che travolse il nostro paese per qualche anno.   Quelli come me che lo vissero dal di dentro, partecipando a lotte, manifestazioni e scontri di piazza, sono l’intera generazione del dopoguerra che è stata travolta da un insolito destino. Un destino già allora pilotato e deviato, che ci ha illuso per un attimo di aver vinto, per poi ritro

L’insostenibile leggerezza dei NoVax

A me i NoVax mi fanno tenerezza… anzi no, li odio. Cioè come spiegarvi; li vedi sempre così saccenti che sorridono tra di loro. Ti guardano come fossi un appestato, un imbecille che si è fatto fregare dal proprio Governo. Un poveretto che si è fidato ciecamente della scienza. Una scienza che secondo loro, ha volutamente combinato una pandemia, spargendo un falso virus per farci fuori tutti. Robe da matti. E poi i creduloni siamo noi…   In ogni caso, non riesco a comprendere questo loro modo di vivere con tranquillità, leggerezza, sicurezza. Esposti come sono alla probabilità di beccarsi una delle mille varianti di sto virus assassino, se ne vanno in giro beati senza pensieri. Io non sono tra quelli che dicono che se uno di loro si ammala, bisognerebbe lasciarlo morire senza intervenire. Per carità, siamo esseri umani non animali. Però anche lasciarli scorrazzare liberamente, con la probabilità che senza saperlo mi infettino, non è giusto. Loro ti dicono: ma che ti frega. Se sei va