Io speriamo che me la cavo
Da un po’ di tempo va di moda, tra i più giovani, farsi il selfie al braccio dopo aver ricevuto il vaccino. Non che la cosa mi sorprenda più di tanto. Se accettiamo e, anzi, pendiamo dalle labbra di uno che va in giro in mimetica con la piuma sul cappello, sbraitando strafalcioni difficili da decifrare e muovendosi come se fosse il capo delle US Army, mentre probabilmente a Parabiago non sanno manco chi sia, i selfie ai “teneri” braccini dei nostri giovincelli un po’ scemotti e un po’ spinti da birre gratis e promesse di viaggi senza problemi, in effetti sono un niente nel nulla assoluto. Però, vedendo queste ridicole fotine che incorniciano il cerottino e le loro faccine un po’ inebetite, mi viene in mente quello che Jean Paul Sartre diceva a proposito della responsabilità dei gesti che fai: “È vero che non sei responsabile di quello che sei, ma sei responsabile di quello che fai di ciò che sei.” Ora, pretendere che il futuro del nostra paese conosca Sartre è un po’ azzardato, meglio ...