Passione di Pasqua

Così con buona pace di tutti anche la settimana di Pasqua è passata. L’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo (Gv 1,29-34), si è stancato di fare il suo lavoro e a ben vedere, ne ha tutte le ragioni. Da decenni molti di noi in questo periodo, se lo fanno a fette e lo cucinano con patate o altra verdura a scelta, perché a parole siamo tutti dei fenomeni, ma a conti fatti nella vita reale, non siamo diversi da nessuno di quelli che consideriamo peggiori.  

Intanto trasciniamo la nostra insulsa vita anche in queste settimane di passione cristiana, come se ormai fosse la nostra vita. La pubblicità racconta di un mondo che non esiste oppure del mondo che c’era e tutti noi, felici ormai di essere quello che siamo o inconsapevoli ebeti di questa farsa che nemmeno il più illuminato Ionesco sarebbe riuscito a mettere su, ci spariamo nelle vene e nella testa, come nello stomaco per decenni, qualunque cosa che ci faccia sopravvivere. Ora, non sono cattolico ma se lo fossi, mi indignerei alla grande. La Pasqua è un momento di grande gioia. La Pasqua ebraica chiamata Pesach, celebra la liberazione degli Ebrei dall’Egitto grazie a Mosè. La Pasqua cristiana, celebra la resurrezione del Cristo come a noi lo hanno sempre raccontato. Qualunque sia la versione che vi piace di più, si tratta di due momenti di gioia, di felicità che andrebbero rappresentati con feste e ritrovi in piazza nelle case e nei luoghi di culto. Invece se da noi tre amici fanno festa in casa, per invidia e non per altro, li denunciamo alla polizia o carabinieri per assembramento. Ora se Cristo esistesse davvero e se potesse intervenire, onestamente credo che spedirebbe questi delatori dritti all’inferno con buona pace di Dante che magnanimamente, li aveva collocati nella sua Divina Commedia nella seconda balza del purgatorio.

Oltre a questa generale follia nel denunciare chi ha più di noi o chi vive per sua natura meglio di noi, ultimamente alcuni gravi effetti collaterali di questa pseudo pandemia hanno colpito virologi, profeti e divulgatori di notizie. Si chiama demenza senile. Ne sono stati fulminati tutta una serie di personaggi che sono riusciti nel giro di qualche settimana a rinnegare senza ovviamente fare una piega, quello che con veemenza avevano affermato la settimana precedente. Non mi dilungo e non faccio nomi tanto i vari Galli, Bassetti, Gallavotti, Capua, Burioni, Crisanti e compagnia li conoscete tutti. Forse però non siete a conoscenza del fatto, che per apparire in tv e sbandierare la conclamata demenza senile raccontandoci storie di qualunque tipo, vengono quasi tutti, pagati normalmente con cachet che vengono concordati dalle varie agenzie che li gestiscono.

Mi chiedo come possano essere chiusi in una RSA, anziani deliziosi che raccontano storie fantastiche, che sono la memoria del nostro popolo e che andrebbero salvaguardati come il Sacro Graal qualora dovessimo mai rinvenirlo, mentre questi inutili personaggi sono liberi di scorrazzare e terrificare la popolazione con vaticini, che puntualmente non avvengono o che loro stessi smentiscono.

A proposito di passione, una brutta settimana deve aver colto una anziana e creativa comica torinese, che dall’alto della sua persona a fianco della scrivania di un anchorman ligure, ha sentenziato su coloro che non si vogliono vaccinare: “…pensa sempre solo al culo tuo e prima o poi qualcosa, ti rimbalzerà all’interno”. Non credo valga la pena commentare, ma potete sempre spegnerle in faccia la televisione.

Nella settimana di Pasqua, il fiero Arcuri noto per aver gabbato e truffato milioni di italiani che, indossando le sue mascherine pagate a peso d’oro, speravano di scampare qualunque tipo di infezione, è stato praticamente dimenticato come da prassi nel nostro paese. Non ho idea di dove sia, di cosa faccia e di come finirà l’inchiesta a suo carico, ma a lui onestamente credo non gli freghi più di tanto. Siamo in Italia e non c’è posto migliore al mondo per rubare, truffare evadere e scappare ricchi e felici a Santo Domingo.

Mentre il Calcio giocato dalle squadre di club lascia il posto alla Nazionale, vale la pena ricordare alcuni episodi inerenti i nostri gongolanti atleti. Il primo riguarda il drammatico caso della variante inglese (mortale a dire dei virologi) che colpisce a inizio settimana scorsa 6 giocatori dell’Inter. Tutti positivi, tranne ovviamente quattro giorni dopo, risultare tutti negativi. Ora delle due l’una: o i prestanti atleti sono davvero dei super eroi oppure noi siamo tutti dei fessi. Fate la vostra scelta tanto è la settimana di Pasqua e verrete perdonati.

Sempre nell’ambito del calcio, viene da pensare che coloro che si sparano davanti alla tv per assistere agli origami disegnati sul prato verde da omuncoli pagati milioni di euro l’anno, non salti in testa il dubbio di essere presi per il sedere. Tra scontri, sputi, sudate e insulti faccia a faccia, nessuno di loro rispetta nessuna delle norme alla quali lo spettatore è obbligato. L’avvenente giornalista in gonnella di Sky poi, ci tiene a precisare in rigorosa mascherina davanti agli schermi, che bisogna sempre indossare i dispositivi di protezione e mantenere la distanza di sicurezza. Peccato che sui social giri un video di lei che prima di andare in onda, gioca allegramente a calcio con qualche giocatore e tecnico tv, fottendosene ovviamente di distanze mascherina etc. etc.

Archiviamo il calcio per parlare di un fatto importante e molto interessante accaduto in Belgio. Il tribunale di Bruxelles qualche giorno fa, ha ordinato allo Stato belga di porre fine entro 30 giorni a tutte le misure eccezionali adottate per far fronte alla pandemia. A sta storia della pandemia pare ovvio, non credono neanche i Giudici Belgi che notoriamente non passano per delle volpi. Ma com’è come non è, più ancora dei nostri beneamati giudici, loro hanno sentenziato che non ci sono ragioni giuridiche per limitare le libertà fondamentali dell’uomo. Certamente lo Stato farà ricorso, ma la sentenza è di quelle che faranno discutere, almeno nel resto d’Europa, perché qui da noi tutti se ne impippano.

Il nostro governo, presieduto a furor di popolo dal mitico Draghi intanto, continua a non produrre niente e a non fare passi avanti. Anzi, per citare un detto in lingua a lui cara, il nostro amico sta facendo fare al suo governo e a tutti noi: One step up and Two step back. Draghi se possibile, è riuscito ad affossare il paese ancora di più e nel frattempo, a varare una serie di norme che se pensate da Totò in una delle sue straordinarie interpretazioni, avrebbero almeno fatto ridere tutti. Interessante come il popolo ebete, abbia accolto con entusiasmo la possibilità di farsi vaccinare dal proprio farmacista. Ancor più grave che la FOFI non sia insorta per tutelare i propri associati. Il farmacista è bene che lo sappiano tutti anche i calorosi del vaccino, non è un medico. Non può vaccinare nessuno e se lo fa, incorre in gravissime sanzioni. Chiarito questo, potete correre dal vostro farmacista preferito o preferita e farvi iniettare qualunque cosa. Se vi capita un qualunque stupido effetto collaterale, sappiate che il farmacista oltre a percepire 6 euro per ogni persona vaccinata, non è responsabile del naso a trombetta che vi verrà o delle orecchie verdi che incorniceranno il vostro volto. Questo nella migliore delle ipotesi, perché in caso di effetti gravi, il farmacista assolto grazie ad un decreto ad hoc del mitico Speranza, chiamerà un’ambulanza che finalmente ma tardivamente, vi rimetterà nelle mani dei medici mentre lui, si laverà beatamente le mani.

Last but not least come recita un modo di dire dei nostri amici/nemici inglesi, il governo ha pensato di obbligare tutti i medici e il personale sanitario a vaccinarsi. Chi non lo farà verrà sospeso sino a quando l’Italia intera sarà vaccinata. Cioè da qui all’eternità.

Ora anche qui a parte che sia la Federazione Nazionale dell’Ordine dei Medici e la FNOPI hanno fatto una figura da idioti impotenti che credo mai sia accaduta nella storia della medicina, possibile che a nessun italiano sia passato per la mente di chiedersi come mai i nostri “eroi”, quelli che hanno lottato per salvarci la vita e che hanno toccato con mano la pericolosità di questo virus, rifiutano in massa il vaccino che ci libererà da tutti i mali? Come mai alcuni di loro negli ospedali vanno in giro con tute da sbarco sulla luna, mentre noi andiamo in giro con le mascherine di Arcuri che non servono ad una mazza? Possibile che non ci sia uno, anche solo un italiano in mezzo a sessantadue milioni di babbei che si sia fatto questa domanda? Bene, vi lascio cercare quel pazzo che si è fatto quella fatidica domanda e se lo trovate, abbattetelo nella pubblica piazza come dissidente.

Chiudo ricordando che il nostro governo non ha varato nessun piano di aiuti per nessuno. Non ha pensato a sostenere nessuno. Non ha cercato di risollevare nessuno. È bene che lo sappiate: a questo governo di noi tutti non importa un fico secco. Mi piacerebbe che vi focalizzaste sulla chiusa di questo ultimo pensiero perché ormai tra tagli, rottamazioni, obblighi, chiusure etc etc, ci stiamo avviando mestamente sui carri bestiame che i tedeschi nell’ultima guerra hanno usato per deportare milioni di persone nei campi di concentramento. Li alla fine del viaggio, ci attenderà il nulla assoluto, ma ormai tornare indietro sarà impossibile e allora vi chiedo: 

Pensate davvero che la nostra vita che è l’unica che abbiamo, valga così poco?

Buona Passione di Pasqua a tutti.

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